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Punito il legale che promette di chiedere zero euro di anticipo
Giulia Guagliardi, avvocata penalista dello studio legale Giovene di Roma, è la nuova presidente della European Young Bar Association (EYBA). L’elezione alla guida dell’Associazione Europea dei giovani avvocati (www.eyba.org) è avvenuta qualche giorno fa e rappresenta un motivo di orgoglio per l’Italia e per il Coa di Roma al quale Guagliardi è iscritta. Creata nel 1993, l’EYBA riunisce in un’unica organizzazione le realtà più rappresentative della giovane avvocatura continentale con soci provenienti da una ventina di Stati. La nomina dell’avvocata Guagliardi è il frutto di un percorso iniziato nel 2018. «Sono partita dal basso – dice al Dubbio la neopresidente -, ricoprendo le cariche di segretario e vicepresidente, fino ad essere nominata al vertice. La designazione, seppur da remoto, in un momento come quello che stiamo vivendo, ha rappresentato lo stesso un segnale importante. La speranza è che si possa ritornare a viaggiare, a confrontarsi di persona e a partecipare ai tanti eventi in presenza che stiamo programmando». Ogni anno l’EYBA organizza tre grandi conferenze itineranti per fare il punto sulle attività svolte e da mettere in campo. L’evento più significativo si tiene a Londra, organizzato in collaborazione con la Law society. Nel 2020 le attività sono state ridotte al minimo, ma quest’anno, a sentire l’avvocata Guagliardi, con l’utilizzo delle piattaforme virtuali il sodalizio cercherà di recuperare il tempo perduto. «La peculiarità dell’EYBA – evidenzia – è quella di connettere tutte le realtà più rappresentative dell’avvocatura. Non siamo limitati all’Unione europea, ma aperti all’Europa geografica nella sua interezza. Siamo ispirati al principio fondamentale della democrazia e dello Stato di diritto. Promuoviamo la formazione ed il benessere dei giovani avvocati europei con l’obiettivo di creare e rafforzare un network di giovani professionisti. Il tutto con un occhio di riguardo verso le politiche che possono avere un impatto sulla professione legale ed influenzarle con la nostra azione progettuale e di proposta». L’elezione di Guagliardi indica la qualità dei giovani legali italiani in grado di farsi apprezzare all’estero. «Il supporto del Coa di Roma», commenta, «è stato fondamentale». «Il motivo per cui io sono entrata nell’EYBA – prosegue - deriva dal fatto che ricoprivo la carica di segretario della Conferenza dei giovani avvocati dell’Ordine degli avvocati di Roma, che mi ha consentito di partecipare a diversi eventi internazionali. Da qui sono entrata in contatto con l’Associazione Europea. È opportuno ricordare che il Coa capitolino, a proposito di iniziative di respiro internazionale, ha dato un contributo fondamentale per l’organizzazione della final conference dell’EYBA nel 2019. Circa duecento avvocati provenienti da tutta Europa sono stati ospitati a Roma, a riprova del grande impegno del nostro Ordine. Un esempio virtuoso che spero sia da modello per gli altri Coa italiani». L’Ordine degli avvocati di Roma è l’unico, al momento, ad essere iscritto all’EYBA. L’Associazione Europea dei giovani avvocati intende fare opera di sensibilizzazione nell’avvocatura italiana e avvicinare i legali italiani alle realtà di altri Paesi europei. Conoscere i sistemi giuridici di altri Stati è diventata una priorità. Per questo motivo l’interlocuzione con le istituzioni europee si è irrobustita. «Dal 2018 – spiega la presidente - siamo stati riconosciuti come organizzazione non governativa indipendente del Consiglio d’Europa. In questo modo l’EYBA può partecipare ai lavori della conferenza delle ong. Abbiamo istituito un comitato che partecipa alle attività del Consiglio d’Europa composto da componenti di sei Paesi diversi. Una presenza attiva che dà lustro alla nostra associazione. Siamo impegnati in un consesso che si occupa, tra le altre cose, di diritti umani, emigrazione, cambiamenti climatici. Tutti temi che hanno una stretta correlazione con una professione in continua evoluzione. L’obiettivo è incrementare l’interlocuzione con le istituzioni comunitarie. L’EYBA nel prossimo anno ambisce ad iscriversi al registro trasparenza europeo in modo da avere rapporti diretti con la Commissione europea ed il Parlamento europeo». Cosa chiedono i giovani avvocati europei in questo particolare momento? «Prima di tutto – conclude Guagliardi - una formazione su misura, basata sui temi di più stretta attualità. I colleghi chiedono maggiori spazi di riflessione dopo un periodo duro, a causa della pandemia. L’EYBA potrà essere un luogo di incontro e confronto utile per tutti».