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Nella sessione 2024 dell’esame da avvocato (tuttora in corso) non sarà richiesto il punteggio minimo di 105 per il superamento dell’orale: a chiarirlo è una nota ministeriale trasmessa a tutte le commissioni esaminatrici.
Viene così sciolto il rebus che si era creato con le disposizioni varate dalla commissione centrale lo scorso 4 febbraio nonostante il decreto Milleproroghe avesse già soppresso, in linea generale, la validità di quella soglia minima.
A eliminare il voto minimo di 105 all’orale dell’esame da avvocato era stato il decreto Milleproroghe. Ma la commissione centrale presieduta da Alberto Stagno d’Alcontres aveva ribadito, con il verbale della riunione tenuta a via Arenula lo scorso 4 febbraio, che per la sessione 2024, tuttora in corso, quel requisito sarebbe rimasto. È stata una nota ministeriale, nelle scorse ore, a precisare che invece l’eliminazione della soglia minima vale anche per gli “attuali” candidati.
La notizia è stata accolta con «soddisfazione» dall’Associazione italiana giovani avvocati: «La nota ministeriale inviata alle commissioni esaminatrici conferma l’applicazione immediata della modifica normativa, fortemente sostenuta da Aiga, che elimina il requisito della sufficienza qualificata, considerato incompatibile con la legge professionale forense. In questo modo», si osserva nel comunicato dell’Associazione presieduta da Carlo Foglieni, «si garantisce maggiore equità nella valutazione dei candidati, prevedendo il superamento della fase orale dell’esame a fronte del conseguimento di un punteggio complessivo non inferiore a 90 punti, purché venga raggiunta almeno la sufficienza in ciascuna materia d’esame».
Aiga, conclude il comunicato, «ringrazia in particolare il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, e le forze parlamentari che hanno accolto con attenzione e sensibilità la richiesta avanzata, dimostrando una concreta vicinanza ai giovani avvocati italiani».