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penalisti imputati
Con l’avvio della piattaforma telematica per l’attivazione e la gestione della procedura della composizione negoziata, l’ultima novità in materia di crisi di impresa, introdotta dal D.L. 118/2021, si avvia alla piena operatività. Occorre però che ci siano sufficienti esperti, iscritti nell’elenco tenuto presso le Camere di commercio dei capoluoghi di Regione, ed è quindi opportuno che tutti i professionisti ammissibili, ossia avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro, ed anche esperti di amministrazione, direzione, e controllo in imprese interessate da operazioni di ristrutturazione, procedano ad iscriversi. Al riguardo, Emanuele Virgintino, consigliere del Cnf, e coordinatore della Commissione procedure concorsuali, raccomanda: “Bisogna porre molta attenzione al rispetto dei requisiti indicati nell’art. 3, comma 3, del D.L. 118/2021, evitando di sottoscrivere autodichiarazioni relative al loro possesso, in particolare per quanto riguarda la formazione, che deve essere conclusa al momento della domanda, non essendo sufficiente l’iscrizione ad un corso non ancora completato”. I requisiti a cui fa riferimento il consigliere del Cnf sono: 1) l’iscrizione da almeno 5 anni all'albo professionale; 2) la maturazione, in modo documentato, di precedenti esperienze nel campo della ristrutturazione aziendale e della crisi di impresa; 3) il conseguimento di una specifica formazione, come descritta dal Decreto dirigenziale del Ministero della Giustizia del 28/9/2021, in termini di materie e loro durata in ore di lezione; 4) il possesso dei requisiti previsti dall'art. 2399 c.c. (es. non essere interdetto, inabilitato, condannato ad una pena con l'interdizione dai pubblici uffici, non avere rapporti di parentela con l’imprenditore in crisi); 5) l’assenza di rapporti personali o professionali (inclusi il lavoro dipendente e la partecipazione ad organi societari) con l'impresa in crisi, o ad altre parti interessate all'operazione di risanamento; 6) il rispetto dei requisiti sopra ricordati anche da parte dei colleghi di studio. “Per iscriversi – ricorda Virgintino – occorre presentare una domanda al proprio Ordine professionale, accompagnata dalla documentazione comprovante il possesso dei requisiti, l'autocertificazione attestante l'assolvimento degli obblighi formativi, l’autocertificazione relativa al curriculum vitae, dal quale risulti ogni altra esperienza utile per lo svolgimento degli incarichi da esperto, il consenso al trattamento dei dati. A quel punto l’Ordine professionale dovrà fare un controllo della completezza della domanda e della relativa documentazione, e il responsabile nominato dall’Ordine dovrà accertare la veridicità delle dichiarazioni, per poi trasmettere il tutto alla Camera di commercio del capoluogo di Regione in cui si trova l’Ordine”. Per sostenere questo processo il Cnf ha già organizzato un corso di formazione per 250 partecipanti, che si conclude l’11 dicembre, il cui costo è stato fissato a 100 euro. “Contiamo di lanciare un altro corso già a gennaio 2022 – continua Virgintino – e d’altronde, volendo fare una stima di massima del fabbisogno di esperti, dobbiamo considerare che delle 300.000 imprese oggi in difficoltà, è probabile che almeno il 10% faccia un immediato ricorso a questa nuova procedura della Composizione negoziata, e tenuto conto che un esperto non può gestire più di 2 procedure contemporaneamente, è evidente che serviranno almeno 10.000 esperti, un numero però che dovrebbe essere possibile raggiungere tra qualche mese, visto anche che è l’elenco è aggiornabile in modo continuativo fino al 16 maggio 2022, data dopo la quale l’inserimento di nuovi esperti potrà avvenire solo su base annua”.