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Il ruolo sociale dell'avvocato per la promozione dei diritti umani, con particolare attenzione alla protezione dei migranti ed il diritto all' acqua: è stato il tema al centro degli incontri avuti in Marocco con l'Ordine degli avvocati di Rabat, presieduto da Mohamed Barigou ed il ministro Della giustizia del Marocco Mohamed AuAjjarda da una delegazione del Cnf formata da Francesco Caia, coordinatore delle commissioni diritti umani e rapporti internazionali/Mediterraneo e da Roberto Giovene di Girasole, componente della commissione.
Il Cnf, l'Ordine nazionale degli avvocati di Tunisia, l'Ordine nazionale degli avvocati dell'Algeria, l'associazione nazionale degli avvocati del Maroccco, con l'Ordine di Rabat e quello di Boumerdas (Algeria) hanno costituito l'anno scorso la Rete degli avvocati del Mediterraneo (Ram), che è coordinata dal presidente del Cnf Andrea Mascherin (segretario l'avvocato Chafiq Doublali).
Una cooperazione importante che ha l'obiettivo di coinvolgere le avvocature di altri Paesi del Mediterraneo, finalizzata anche agli scambi culturali e formativi per gli avvocati, in ambiti quali il diritto di famiglia, considerato il sempre maggiore impatto dei matrimoni misti, il rispetto dei diritti umani nei luoghi di lavoro (business & human rights), i linguaggi d'odio sui social media. Attenzione particolare sarà prestata a garantire l'effettività del diritto alla difesa dei cittadini stranieri. Ha partecipato agli incontri anche l'avvocato Michele Riggi, dell'ordine degli avvocati di Torre Annunziata.