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Maria Annunziata presidente Cassa Forense
L’avvocata Maria Annunziata è stata eletta ieri dal Comitato dei delegati nuova presidente di Cassa Forense. È la prima donna, in oltre settant’anni anni di storia, eletta al vertice dell’ente di previdenza degli oltre 233 mila avvocati. Annunziata appartiene al Foro di Salerno, è amministrativista e cassazionista, già componente del Consiglio di amministrazione di Cassa Forense dal 2021.
Al momento dell’elezione la nuova presidente ha ringraziato i colleghi per la stima e la fiducia riposta nella sua persona. «L’avvocatura – ha commentato Annunziata - ha un ruolo fondamentale perché è il ponte che collega i cittadini alla legge. Tutti noi siamo chiamati a dare il nostro contributo per costruire un sistema più equo e giusto. Proseguirò, insieme ai colleghi Consiglieri e a tutti i Delegati, nel percorso intrapreso quattro anni fa all’interno del Cda, per dare efficaci e concrete risposte alle necessità delle colleghe e dei colleghi. Un grazie al presidente uscente, Valter Militi, che, con rigore e ragionevolezza, ha guidato e strutturato una squadra che oggi, con l’ingresso dei nuovi componenti, sarà capace di continuare ed implementare il lavoro intrapreso».
È stato inoltre rinnovato parzialmente il Consiglio di amministrazione di Cassa Forense. Gli eletti sono Pietro Alosi (Ordine degli avvocati di Palermo), Michele Bromuri (Ordine di Perugia), Francesco Maione (Ordine di Bari), oltre a Giancarlo Renzetti (Ordine di Roma) e Paolo Zucchi (Ordine di Parma), questi ultimi confermati nel secondo mandato in Consiglio di amministrazione.
Cassa Forense ha chiuso i conti del 2024 con un risultato di esercizio positivo, pari a oltre 1.858 milioni di euro, superiore del 32,1% all’avanzo registrato nell’anno precedente. Inoltre, per effetto dell’avanzo economico registrato il patrimonio netto sale a 19,492 miliardi con un conseguente aumento del 10,6% rispetto al valore finale dello scorso anno. Il patrimonio mobiliare e immobiliare ai valori di mercato è risultato pari a 20.296,4 milioni di euro con una performance finanziaria, rilevata nell’anno, pari al 9,3%, superiore a quanto registrato dal benchmark di riferimento ( 5,9%). «Il risultato economico – si legge in una nota di Cassa Forense - è la risultante di un saldo previdenziale di periodo ancora positivo per un importo pari a euro 997.628.687, unito al delta positivo della gestione finanziaria che ha fatto registrare un incremento dei proventi al netto degli oneri di 972,3 milioni di euro, con un incremento del 78% rispetto allo scorso esercizio».
Per quanto riguarda le entrate contributive, queste hanno registrato complessivamente una variazione in incremento di euro 64.181.097, passando da 2.292.002.834 di euro a 2.356.183.931 di euro. «Il totale delle somme pagate per prestazioni – aggiunge Cassa Forense - è stato di euro 1.219.140.294 (+ 8.7% rispetto allo scorso anno). La spesa per pensioni nel 2024 è pari a circa 1.120 milioni di euro, con un incremento rispetto allo scorso esercizio di circa il 9%. La spesa per le prestazioni di assistenza è di 75 milioni con un incremento del 9,4 per cento rispetto all’esercizio 2023. Si riducono i costi di funzionamento dell’Ente, che passano da 35,1 milioni del 2023 a 34,0 milioni del 2024 ( 2,8%)».
Per garantire l’equilibrio dei bilanci futuri, Cassa Forense ha introdotto, a partire dal 1° gennaio 2025, il sistema contributivo per il calcolo delle pensioni degli avvocati. Il nuovo metodo di calcolo garantisce anche una struttura previdenziale più equa, trasparente e rispettosa degli equilibri intergenerazionali.