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È morto all’età di 92 anni Francesco Berti Arnoaldi Veli, avvocato di fama e organizzatore in gioventù della Brigata «Giustizia e Libertà» che il 20 ottobre 1944 liberò Gaggio Montano, sul fronte dell’Appennino bolognese, costituendovi la prima amministrazione democratica.
Noto come il partigiano «Checco», fu amico di Enzo Biagi, col quale condivise la lotta partigiana.
Presidente fino al 1981 dell’Istituto provinciale della Resistenza di Bologna e, dal 1981 al 1995, dell’istituto regionale ’ Ferruccio Parrì per la storia del movimento di liberazione in Emilia Romagna, Francesco Berti Arnoaldi Veli è stato membro del consiglio direttivo dell’Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia e presidente nazionale della Fiap, la Federazione italiana associazioni partigiane. I funerali si svolgeranno lunedì 31 dicembre, alle ore 10.30, nella chiesa di San Domenico di Bologna.
Il sindaco di Bologna, Virginio Merola, ha voluto esprimere alla famiglia il cordoglio della città. «Non basta dire grazie a un uomo come Francesco Berti Arnoaldi Veli- scrive Merola - Per la sua battaglia di partigiano, per il suo ruolo nella cultura della nostra città e nella memoria della guerra di Liberazione come presidente dell’Istituto Ferruccio Parri. Checco ha attraversato la storia d’Italia da protagonista e il modo migliore per onorarlo è far conoscere tutto quello che ha fatto. Perchè, come diceva spesso agli studenti che incontrava nelle scuole, la Resistenza si vive oggi e domani, non ieri, tutti giorni si è chiamati a una scelta».
«È un grave lutto quello che oggi colpisce chi abbia a cuore la democrazia e gli stessi concetti di ’ giustizia e libertà’, le due parole che componevano il nome della brigata partigiana di Francesco Berti Arnoaldi Veli, una delle personalità che hanno fatto la storia della Resistenza prima e poi delle Istituzioni repubblicane. Un grande uomo che comprese la necessità di lottare in prima persona in difesa dei diritti civili e democratici e che mancherà all’intera comunità regionale e al Paese», ha dichiarato il presidente della Regione Emilia- Romagna, Stefano Bonaccini.