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Via libera per Roberto Rustichelli alla presidenza dell'Authority Antitrust.
Dopo circa quattro mesi di attesa, la nomina dei presidenti delle due Camere, Elisabetta Alberti Casellari e Roberto Fico, risale allo scorso 20 dicembre, la terza commissione del Csm ha autorizzato il fuori ruolo per il giudice napoletano. A favore hanno votato i togati di Magistratura indipendente, Paola Maria Braggion e Corrado Cartoni, il presidente della Commissione, il togato di Unicost Michele Ciambellini, il laico di Forza Italia Michele Cerabona. Si è astenuto Alberto Maria Benedetti, laico in quota M5S. Ha votato contro solo il togato Ciccio Zaccaro di Area. Rustichelli, attuale presidente di collegio del tribunale delle imprese, è nato nel 1961 a Faenza ed è entrato in magistratura nel ' 93. È già stato per circa 13 anni fuori ruolo con incarichi a palazzo Chigi e al ministero della Funzione pubblica.
Inizialmente per assumere l'incarico all'Antistrust sarebbe dovuto andare in pensione, avendo superato il tetto dei dieci anni previsto dalla legge Severino. Per un esame della pratica era stato affidato all'ufficio studi di palazzo dei Marescialli la redazione di un parere tecnico. Tutto superato dalla delibera, relatrice Paola Maria Braggion, secondo cui l’incarico deve essere autorizzato perché la legge Severino non ha abrogato la deroga prevista dalla legge del 2005 che contiene le disposizioni in materia di collocamento fuori ruolo dei dipendenti pubblici. Tale legge fa espressa eccezione al limite decennale per i giudici della Consulta e per i presidenti e componenti delle Autorità amministrative indipendenti. Secondo il togato di Area, invece, «la designazione alla presidenza dell’Antitrust, non rientra nel novero delle deroghe pure previste dalla legge»