Roma, 21 apr. (Adnkronos) - "Viviamo in una realtà accelerata, le sfide sono multiple e su vari livelli, ci confrontiamo con altre nazioni che agiscono con rapidità. Rafforzare la democrazia significa renderla più efficiente e vicina ai bisogni immediati dei cittadini della Repubblica. Il presidenzialismo è la risposta a questi bisogni. La forma sarà oggetto di discussione parlamentare, ma la sostanza è un tema chiaro a chiunque viva nella realtà di ogni giorno, possiamo riformare tutte le leggi, avremo sempre il problema di riscrivere quella fondamentale che poi le governa tutte. Pesi e contrappesi sono necessari, unarchitettura bilanciata è la bussola, ma la lentezza e limmobilismo sono un nemico della contemporaneità, che alla fine vince sempre". Lo afferma il presidente del Consiglio, Giorgia meloni, in un'intervista a 'Il Foglio'. "Negli stessi lavori della Costituente -ricorda la premier- cè la testimonianza del dibattito su questi temi che oggi sono diventati unurgenza. Nel 1946 Piero Calamandrei sosteneva che non è indispensabile che si adotti integralmente in Italia lo schema della repubblica presidenziale quale è in vigore in America; basterebbe che ad essa ci si avvicinasse in un punto, che è quello dellinnalzamento e rafforzamento dellautorità del capo del governo, attraverso lapprovazione solenne popolare o delle assemblee legislative almeno del piano in cui sia fissata la politica che intende seguire. Le scelte dei padri costituenti furono altre e la direzione fu decisa dalla storia e dalle biografie. Non accadde niente e i governi nacquero deboli in culla". "Se la storia conta ancora qualcosa, allora va detto che siamo in unaltra era, la nostra Repubblica può voltare pagina. La democrazia italiana può divenire ancora più forte e solida attraverso una riforma in senso presidenziale dello Stato. Con due obiettivi: maggiore stabilità di governo e rapporto diretto tra elettori e capo dellesecutivo. Su questi presupposti sono disponibile a ogni ipotesi. Una riforma che io considero fondamentale e che può rappresentare anche una potente misura di sviluppo economico. Avere istituzioni più stabili ed efficienti -conclude Meloni- significa poter godere di una maggiore affidabilità a livello internazionale e riuscire a concentrare le energie su grandi obiettivi strategici e di lungo termine.