Roma, 20 apr (Adnkronos) - "La segretaria del Pd convoca a Riano la segreteria del suo partito in omaggio a Giacomo Matteotti. Li, infatti, fu rinvenuto il suo corpo. Un buon inizio, senza dubbio, con un però". Lo dice Riccardo Nencini, dirigente del Psi e ex senatore. "Una cosa è ricordare il martire antifascista, e va bene, altra cosa, e si tratterebbe di una svolta importante, sarebbe ricordare il socialista riformista Matteotti che, in alternativa al massimalismo rivoluzionario inconcludente di Gramsci, Togliatti e dellInternazionale Comunista, si batte per migliorare le condizioni degli ultimi con atti politici quotidiani: salari più alti, la scuola, orari di lavoro migliori, la difesa della democrazia parlamentare e delle libertà", spiega Nencini. "Tutte iniziative che lo resero inviso al resto della sinistra, con leccezione dellanima turatiana, e che fecero dire a Gramsci, quando fu rinvenuto il cadavere: È morto il pellegrino del nulla perché la sua politica era in tutto sbagliata (Stato operaio del 28 agosto 1924)", dice ancora l'esponente socialista. (Adnkronos) - "Non si tratta soltanto di storia. In quegli anni si piantano le radici di un secolare duello a sinistra non ancora concluso. Non è per caso che nel pantheon del Pd ci sia Gramsci ma non Matteotti", prosegue. "Nel 2024 saranno cento anni dallomicidio del secolo. Il parlamento sta discutendo un disegno di legge sul centenario, prima firma Liliana Segre, che ricalca in toto quello da me presentato due anni fa. È loccasione per un bagno di verità. Se si vuol ricordare il sacrificio di Matteotti senza ipocrisia bisogna ammettere che i riformisti avevano ragione, i massimalisti torto marcio", conclude Nencini.