Roma, 26 set. (Adnkronos) - “Giorgio Napolitano è stato, sopra a tutto, parlamentare. I dirigenti politici consideravano più importante l'impegno politico piuttosto che quello parlamentare. Lui vi si è invece 'immerso', perché lo considerava 'il luogo' per l'approfondimento e la riflessione sulle questioni, il confronto tra forze politiche, la ricerca della migliore tra le transazioni per la cura dell'interesse collettivo e perché credeva fermamente che nella qualità della rappresentanza risiede forza e autorevolezza del Parlamento e delle istituzioni repubblicane". Così Anna Finocchiaro ricordando Giorgio Napolitano ai funerali alla Camera. "Garantire efficacia ed efficienza dell'agire istituzionale per garantire la democrazia e per corrispondere alle esigenze del Paese resterà il suo continuo monito, la sua ossessione. Ci tornerà nel discorso di insediamento del 2013: 'Non si può più', in nessun campo, sottrarsi al dovere della proposta, alla ricerca della soluzione praticabile, alla decisione netta e tempestiva per le riforme di cui hanno bisogno improrogabile per sopravvivere e progredire la democrazia e la società italiana'". Il suo primo impegno parlamentare è dedicato, ai temi economici; a partire dagli anni '70 si rafforza quello in materia di politica estera, che lo rende interlocutore degli maggiori protagonisti della scena politica internazionale. Pochi ricordano poi che, sempre, farà riferimento alla questione politica del ruolo e della condizione delle donne italiane. È Presidente della Camera dal '92 al '94. Nel febbraio del 93 oppone l'immunità di sede alla Guardia di Finanza delegata dalla Procura di Milano all'acquisizione di atti (peraltro già pubblici), nel maggio convoca la Giunta per il Regolamento per rendere palese il voto sulle autorizzazioni a procedere. Non serve commentare. Sarà due volte Presidente della Repubblica, altri lo ricorderanno".
**Napolitano: Finocchiaro, 'per lui Parlamento luogo confronto che voleva autorevole'**
26 settembre, 2023 • 10:40