(Adnkronos) - Il Crisis Evidence Lab di Amnesty International - scrive in un comunicato il gruppo per i diritti umanitari - ha verificato un video girato il 16 ottobre a Dhayra, che mostra pennacchi di fumo provenienti da un colpo di artiglieria, compatibili con una munizione al fosforo bianco. Haitham Nisr, medico del pronto soccorso all’Ospedale italiano libanese, ha riferito ad Amnesty International che il 16 e il 17 ottobre il suo staff ha curato nove persone provenienti da Dhayra, fra cui Yarine e Marwahin che presentavano tosse e difficoltà respiratorie, a loro avviso per aver inalato fosforo bianco. Molti di loro sono stati dimessi il giorno stesso del ricovero. Il direttore regionale della Difesa civile libanese, Ali Safieddine, che il 16 ottobre ha gestito il trasferimento dei feriti all’ospedale e il 17 ottobre l’evacuazione di Dhayra, ha dichiarato ad Amnesty International che il suo personale aveva ricevuto telefonate di abitanti che parlavano di “bombe che producono un odore molto cattivo e che causano soffocamento una volta inalato”. Quattro uomini della Difesa civile e alcuni civili di Dhayra sono stati ricoverati in ospedale per soffocamento. “Non riuscivamo neanche a vedere le nostre mani per quanto era fitto il fumo bianco che ha coperto il villaggio per tutta la notte [del 16] fino alla mattina dopo”. Questa descrizione è compatibile col fosforo bianco che produce un denso fumo bianco e un odore simile a quello dell’aglio. Secondo il sindaco di Dhayra, Abdullah al-Ghrayyeb, l’attacco sulla città è iniziato alle ore 16 del 16 ottobre ed è continuato durante la notte: “Una nuvola fitta e maleodorante ha avvolto il villaggio al punto che non vedevamo oltre cinque-sei metri. Le persone fuggivano disperatamente dalle loro case, che, quando sono tornati due giorni dopo, erano ancora in fiamme. Le automobili hanno preso fuoco, i terreni sono andati bruciati. Ancora oggi ci sono in giro dei resti, esposti all’aria, prendono nuovamente fuoco”. Il Crisis Evidence Lab di Amnesty International ha analizzato un video in cui un residuo incrostato di fosforo bianco riprende fuoco nel cortile di un’abitazione. Secondo il sindaco, il video è stato girato il 25 ottobre, nove giorni dopo l’attacco israeliano. Il fosforo bianco può riprendere fuoco quando viene a contatto con l’ossigeno, anche settimane dopo che è stato lanciato. Il fosforo bianco è una sostanza incendiaria usata prevalentemente per creare una densa cortina di fumo o per segnalare bersagli. Quando è esposto all’aria, brucia a temperature estremamente elevate e spesso dà luogo a incendi. Le persone esposte al fosforo bianco possono subire danni respiratori, insufficienze al funzionamento di organi vitali e altri danni permanenti, comprese ustioni difficili da curare e che non possono essere lenite con l’acqua. Anche solo un dieci per cento di ustioni sul corpo può rivelarsi letale.
Mo: Amnesty International, 'Israele ha usato fosforo bianco in attacco in Libano' (2)
31 ottobre, 2023 • 13:20