Milano, 19 ago. (Adnkronos) - Si è tenuta questa mattina la cabina di regia con gli assessorati e le direzioni generali Welfare e Agricoltura di Regione Lombardia, lAts di Pavia, lIzsler (Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dellEmilia Romagna) e Vincenzo Caputo, commissario straordinario alla Psa (Peste suina africana). Tema dellincontro il riscontro arrivato ieri, 18 agosto, da parte del laboratorio del Centro di referenza nazionale, della positività alla Psa in un allevamento suino della provincia di Pavia, sito nel comune di Montebello della Battaglia, già ricompreso nella recente zona di restrizione I. Un anomalo aumento della mortalità ha fatto sorgere il sospetto di Psa al proprietario dellazienda, un piccolo allevamento di suini da ingrasso (circa 160 animali) a conduzione familiare, con annesso macello aziendale. A seguito del riscontro di Psa, immediatamente è stata condotta, da parte del personale del dipartimento veterinario dell'Ats di Pavia, dellunità operativa veterinaria di Regione Lombardia e dellIstituto zooprofilattico, lindagine epidemiologica tesa a verificare le possibili cause di introduzione del virus in allevamento. Tale indagine ha permesso di escludere il contatto diretto tra i suini presenti e cinghiali, grazie alla presenza delle specifiche misure di biosicurezza previste dalle norme e adottate dallallevamento. Sono stati quindi effettuati specifici campionamenti per verificare leventuale possibilità di contagio indiretto tramite gli automezzi aziendali e i mangimi utilizzati in azienda. Sono attualmente in corso, sotto la supervisione della Ats di Pavia, le attività di depopolamento dellallevamento, che si concluderanno nella giornata di oggi. Si tratta di un caso isolato e non sono stati messi in evidenza contatti a rischio con altri allevamenti. Nei prossimi giorni verranno incrementate, nelle zone limitrofe, le attività di sorveglianza e di contenimento dei cinghiali. Nellincontro odierno della cabina di regia il commissario straordinario è stato aggiornato sulle azioni intraprese ed è stata stilata una puntuale pianificazione di incontri per condividere la definizione di misure aggiuntive a tutela del patrimonio suinicolo lombardo: "Il caso riscontrato -commenta lassessore regionale allAgricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi- purtroppo non ci sorprende e rende indispensabile ladozione delle massime misure di precauzione per coloro che operano a contatto con gli allevamenti. Allo stesso tempo, nella riunione tenuta assieme allassessore Bertolaso con il commissario Caputo, è emerso che alle politiche di contenimento devono affiancarsi sempre di più quelle di eradicazione, a partire dall'intensificazione delle attività di controllo e abbattimento dei cinghiali che ormai da mesi, nel territorio pavese e nelle regioni confinanti, hanno raggiunto una presenza invasiva ed eccessiva. Anche grazie al sostegno del governo non lasceremo nulla di intentato per preservare il patrimonio suinicolo della Lombardia, il più consistente e importante del Paese".