Milano, 10 ott. (Adnkronos) - Seduta pomeridiana, in Consiglio regionale della Lombardia, dedicata alla discussione di alcune mozioni: di seguito la sintesi. Patentino digitale: voto unanime in Consiglio regionale sulla mozione presentata da Giuseppe Licata (Azione Italia Viva), che impegna la Giunta regionale a introdurre il patentino digitale per garantire ai giovani una maggiore consapevolezza nell’uso degli strumenti informatici e nella fruizione del web. Il documento menziona le esperienze già promosse dalle Regioni Toscana, Lazio e Molise e chiede di sostenere e promuovere la diffusione di questo strumento nelle scuole secondarie di I grado lombarde: corsi di formazione ed educazione digitale destinati ad assicurare una 'navigazione on line' sicura e responsabile. La mozione impegna inoltre a valutare l’opportunità di affidare l’attuazione del progetto al Corecom Lombardia e all’Ufficio Scolastico Regionale e a potenziare le iniziative di sensibilizzazione sul tema della sicurezza in rete e del cyberbullismo. Gigliola Spelzini (Lega), nel condividerne il testo, ha presentato un emendamento chiedendo di coinvolgere oltre alle scuole, genitori e famiglie che sono i primi a poter guidare i più piccoli verso un uso consapevole della rete. L'assessore regionale alla Famiglia, Elena Lucchini ha spiegato che la "Regione, in seguito all’approvazione della legge per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo, ha avviato diverse iniziative in collaborazione con l’Ufficio scolastico, gli enti no profit, enti locali e a Prefettura". Ha poi ribadito che è all’attenzione della Giunta lo sviluppo di un progetto che implementi il patentino digitale, già inserito all’interno di una delibera in attuazione del Programma regionale di attività per il contrasto al gioco d’azzardo patologico. Durante il dibattito sono intervenute anche Michela Palestra (Patto Civico) e Maira Cacucci (FdI). Prolungamento M2 Cologno Nord-Vimercate: procedere con il Piano di fattibilità tecnico economica del prolungamento della M2 Cologno Nord-Vimercate. Lo chiede la mozione, illustrata da Jacopo Dozio (Lombardia Ideale), approvata a maggioranza, che ricorda l’iter del progetto del prolungamento della metropolitana fino a Vimercate, "oggetto di richieste degli enti locali da circa venti anni". Si tratta ora, completato lo studio preliminare consegnato lo scorso luglio, di individuare le risorse necessarie per la conclusione del piano di fattibilità, passo fondamentale prima di procedere con i cantieri, e di promuovere anche una valutazione sull’interconnessione con la futura tratta D della Pedemontana. Le stime più recenti calcolano che l’opera abbia un costo di 595 milioni e possa essere completata in quattro anni per una ipotesi di attivazione a fine 2031. La mozione è stata sottoscritta anche dal vice presidente Giacomo Cosentino e dagli altri consiglieri del gruppo Lombardia Ideale: Alessandro Cantoni, Marisa Cesana e Luca Marrelli, da Fabrizio Figini (FI), da Alessandro Corbetta (Lega) e da Alessia Villa (FdI). Da parte dei consiglieri di minoranza Luigi Ponti (Pd), Nicola Di Marco (M5s) e Michela Palestra (Patto Civico) sono stati definiti non accettabili i riferimenti alla tratta 'D breve' della Pedemontana pur condividendo la necessità della infrastruttura. Sul contenuto della mozione ha espresso parere favorevole l’assessore alla mobilità Franco Lucente. Istituzione del salario minimo: il Consiglio regionale ha respinto a maggioranza la mozione illustrata da Nicola Di Marco (M5s) e presentata anche da Pierfrancesco Majorino (Pd), Michela Palestra (Patto Civico), Onorio Rosati (Avs), Paola Pizzighini (M5s) e Paola Pollini (M5s), che intendeva impegnare presidente e Giunta ad "attivarsi nei confronti del governo, del parlamento e della conferenza Stato-Regioni" affinché "venga approvata con urgenza una legge sul salario minimo, al fine di garantire una retribuzione oraria dignitosa a tutti i lavoratori del settore pubblico e privato". Il documento prendeva spunto dalla considerazione, suffragata con dati Inps, Istat, Eurostat e Polis, che in Italia e anche in Lombardia è in crescita il fenomeno dei lavoratori il cui reddito è inferiore alla soglia di povertà. Progetto H2iseO sulla linea ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo: il Consiglio regionale ha respinto la mozione illustrata dal consigliere Emilio Del Bono (Pd) con cui si chiedeva a Regione Lombardia di riprendere l’investimento sula linea ferroviaria da Brescia a Edolo. "La tratta, di 104 chilometri -ha dichiarato Del Bono- è caratterizzata da una forte criticità infrastrutturale ed è spesso oggetto di interruzioni. Se negli anni scorsi Regione Lombardia, in accordo con i Comuni, ha investito sulla messa in sicurezza per il miglioramento del servizio, dal 2020 i fondi sono stati destinati al nuovo progetto del treno a idrogeno e implementati fino a 400 milioni. Un investimento importante che non va nella direzione del miglioramento sul servizio che consentirebbe l’aumento dei passeggeri e la conseguente riduzione di traffico". "Il progetto del treno a idrogeno del 2019 è successivo a quelli di miglioramento infrastrutturale già effettuati su questa linea. Regione Lombardia ha deciso di accettare la sfida portando avanti questo progetto che ci è stato sottoposto nel 2019 e condiviso da diversi governi e finanziato dall’Unione europea -ha risposto l'assessore regionale alle Infrastrutture e Opere pubbliche, Claudia Maria Terzi-. L’obiettivo è quello di far crescere il territorio perché qui si faranno centri di produzione importanti che offriranno alla Valcamonica possibilità di sviluppo". "Visto che le risorse sono scarse - ha replicato Del Bono- è importante sapere che il rapporto tra investimento e beneficio deve essere chiaro e capire qual è il beneficio ambientale e quale quello sociale a fronte di un investimento di 400 milioni che non garantisce miglioramento del servizio in termini di crescita dei passeggeri e di aumento delle corse". In conclusione di seduta, il Consiglio regionale ha nominato quattro componenti nel Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom): sono risultati eletti Veronica Cella, Maurizio Gussoni, Marianna Sala e Marco Dragone. Il presidente del Corecom sarà invece nominato con decreto del presidente della Giunta, Attilio Fontana, di concerto con il presidente del Consiglio, Federico Romani. L’Assemblea ha quindi proceduto all’elezione di sette componenti del Consiglio per le pari opportunità (elette Paola Gregato, Luce Meola, Elisabetta Fontana, Paola Romeo, Ester Luisa Lanfranchi, Anna Maria Passaggio e Giulia Tossici) e alla nomina di due consiglieri regionali nel Comitato di indirizzo e coordinamento in area dipendenze nelle persone di Paola Bulbarelli (FdI) e Roberta Vallacchi (Pd). In mattinata il Consiglio regionale aveva respinto con 33 voti contrari e 4 astensioni (35 i voti a favore: per l’approvazione è richiesta la maggioranza assoluta dei votanti) la mozione "contro la diffusione dei regolamenti scolastici sulle cosiddette carriere alias".
Lombardia: al Pirellone eletti componenti Corecom e Consiglio Pari opportunità
10 ottobre, 2023 • 19:10