Roma, 7 dic. (Adnkronos) - "Se alla fine i candidati fossero Funaro per il Pd, Saccardi per Italia Viva e l’ineffabile direttore degli Uffizi Schmidt per la destra-destra, ci sarà molto spazio per una lista civica". Lo scrive il rettore dell'università per stranieri di Siena, Tomaso Montanari, sul Fatto. Un lista civica argomenta "che raccolga le personalità e le forze che in questi anni si sono battute contro la fine di Firenze come città, l’eclissi della questione sociale, il turismo come puro consumo distruttivo, il patrimonio culturale come parco giochi dei ricchi". Secondo il rettore la scelta del Pd di candidare l'assessora Sara Funaro non garantisce la discontinuità che, a suo parere, sarebbe necessaria. "Dario Nardella ha scelto la candidata sindaco del Pd: la sua assessora Sara Funaro. Matteo Renzi ha risposto con un’altra candidata, Stefania Saccardi. Due donne: e sarebbe bello pensare che sia il segno dello scardinamento di un sistema di potere tutto declinato al maschile. Ma è vero il contrario, sono state scelte da maschi alfa per fare da paraventi a uno scontro tutto interno a un sistema che cerca disperatamente di resistere: in una logica patriarcale che fa torto innanzitutto alle figure delle due candidate. A Firenze è come se Elly Schlein non fosse mai arrivata". Montanari si tira fuori, per ora, da una possibile candidatura: una lista civica "sarebbe un segnale nazionale, e saremmo in tanti a impegnarci (io non come candidato sindaco: il mio mandato di rettore scade nel 2027), perché l’idea di società di Renzi e Nardella è quella del ‘si salvi chi può’, ed è ora di tornare alla visione di don Lorenzo Milani per cui “sortirne da soli è avarizia, e sortirne insieme è politica”. Firenze – la sua storia di solidarietà, il suo significato nazionale – è troppo importante per lasciarla ai giochi di potere di un pugno di politici senza politica".
Firenze: Tomaso Montanari 'boccia' Pd e rilancia, 'c'è spazio per lista civica'
7 dicembre, 2023 • 14:30