Roma, 30 mag. (Adnkronos) - Il gup di Roma ha rinviato a giudizio limprenditore Federico Bianchi di Castelbianco e altre 8 persone nel procedimento relativo agli appalti Miur. Linchiesta, coordinata dal pm Carlo Villani e condotta dalle Fiamme Gialle, ha riguardato diversi episodi corruttivi. Linizio del processo è stato fissato per il 27 settembre davanti allottava sezione penale. Nellambito del procedimento, lex capo dipartimento del Ministero dellIstruzione, Giovanna Boda, ha chiesto il rito abbreviato con altre tre persone e la loro posizione sarà discussa il 31 ottobre. Alludienza preliminare di oggi il gup ha ammesso anche la costituzione di parte civile di Miur e Presidenza del Consiglio nei confronti delle persone fisiche e ha accolto anche la richiesta avanzata dai giornalisti dellagenzia stampa Dire. Sei persone, coinvolte nellindagine, vanno invece verso il patteggiamento con pene che vanno dai quattro mesi ai due anni. Le contestazioni per lex capo dipartimento del ministero dellIstruzione per le risorse umane e per limprenditore sono di corruzione per un atto contrario ai doveri dufficio, corruzione per lesercizio della funzioni, rivelazione e utilizzazione di segreti dufficio. Secondo laccusa, Boda, incaricata della realizzazione delle procedure per selezionare progetti scolastici, riceveva indebitamente la dazione e la promessa delle somme di denaro e delle utilità per sé e per terzi per un totale di oltre 3,2 milioni di euro per l'esercizio delle sue funzioni e/o dei suoi poteri nonché per il compimento di una pluralità di atti contrari ai doveri di ufficio da Bianchi Di Castelbianco. Nellatto di accusa i pm contestano a Boda anche di aver rivelato a Bianchi di Castelbianco notizie d'ufficio che avrebbero dovuto rimanere segrete. In particolare, anticipava via e-mail allimprenditore prima della sua pubblicazione, la bozza del bando per il finanziamento di progetti scolastici per il contrasto della povertà educativa, e invitava e lo faceva partecipare a riunioni tenutesi presso il Ministero nelle quali si doveva decidere la ripartizione dei finanziamenti alle scuole a valere sulla Legge n. 440/1997, demandando anche allo stesso imprenditore la decisione finale su tale suddivisione.