Caltanissetta, 22 gen. (Adnkronos) - Manca un giudice a latere e l'udienza del processo Montante slitta di una settimana. Si conoscerà, dunque, nella prossima udienza, prevista per lunedì 29 gennaio, la decisione del Presidente del collegio del cosiddetto maxiprocesso di Caltanissetta al 'cerchio magico' dell'ex presidente siciliano degli industriali Antonello Montante, sulla prescrizione della posizione del Presidente della Regione siciliana, Renato Schifani. Il presidente della Regione è accusato di concorso all'associazione a delinquere e di una presunta fuga di notizie durante le fasi delle indagini che svolgeva la Squadra mobile di Caltanissetta. la Procura di Caltanissetta le accuse nei confronti del presidente della Regione, Renato Schifani non sarebbero ancora prescritte. Il termine ultimo, secondo il pm Maurizio Bonaccorso scatterà ad ottobre prossimo. Per il tribunale, presieduto da Francesco D'Arrigo, come annunciato nelle scorse udienze, la prescrizione sarebbe invece già scattata. Il nodo sarà sciolto nella prossima udienza. Nel 'maxiprcoesso' sono alla sbarra, oltre allex paladino dellantimafia Antonello Montante, ex presidente di Confindustria Sicilia, lex presidente della Regione Rosario Crocetta, gli ex assessori Linda Vancheri e Mariella Lo Bello, lex commissario Irsap Maria Grazia Brandara, gli imprenditori Giuseppe Catanzaro, Rosario Amarù e Carmelo Turco, Vincenzo Savastano vice questore aggiunto allepoca dei fatti della Polizia presso lufficio di frontiera di Fiumicino, Gaetano Scillia capocentro Dia di Caltanissetta dal 2010 al 2014, Arturo De Felice, direttore della Dia dal 2012 al 2014, Giuseppe DAgata, colonnello dei carabinieri, e Diego Di Simone Perricone, ex capo della security di Confindustria. Ma anche lex direttore dellAisi Arturo Esposito, il caporeparto dellAisi Andrea Cavacece, il re dei supermercati Massimo Romano, il tributarista Massimo Cuva, il colonnello dei carabinieri Giuseppe DAgata, il sindacalista Maurizio Bernava, gli imprenditori del settore sicurezza Andrea e Salvatore Calì, Rosetta Cangialosi, Carmela Giardina e Vincenzo Mistretta (tre dipendenti di Montante), il poliziotto Salvatore Graceffa; il dirigente di Confindustria Carlo La Rotonda; il maggiore della Guardia di Finanza Ettore Orfanello; il luogotenente Mario Sanfilippo e il colonnello dei carabinieri Letterio Romeo. L'ex paladino dell'antimafia, secondo gli inquirenti, avrebbe messo in piedi un vero e proprio 'sistema' di potere, ideato e attuato "grazie a una ramificata rete di relazioni e complicità intessuta con vari personaggi inseriti ai vertici dei vari settori delle istituzioni". Inoltre sarebbe stato al centro di una attività di dossieraggio realizzata, anche grazie a complicità eccellenti, attraverso l'accesso alla banca dati delle forze dell'ordine e finalizzata a ricattare "nemici", condizionare attività politiche e amministrative e acquisire informazioni su indagini a suo carico. Grazie ai suoi contatti e all'influenza che esercitava in alcuni ambienti istituzionali, l'imprenditore avrebbe creato una sorta di rete spionistica: in cambio di favori, esponenti delle forze dell'ordine gli avrebbero dato informazioni su inchieste a suo carico, dritte sui "nemici", consentito di avere pile di dossier su personaggi influenti. Il processo riprenderà lunedì 29 gennaio. .