Torino, 15 dic. - (Adnkronos) - "Mi è scoppiato il telefono: sono stato travolto da un'onda di affetto. Sono nella mia casa e rivedo la famiglia, gli amici: penso di aver fatto la scelta giusta e ora voglio regalarmi il tempo giusto". Così l'ex capitano di Juventus e Nazionale Giorgio Chiellini a pochi giorni dal suo ritiro dal calcio giocato, a 39 anni dopo aver giocato l'ultimo anno e mezzo nella Mls al Los Angeles Fc. "Mi mancavano le persone con cui ho condiviso tanti momenti. A Los Angeles resterò fino a giugno, poi Torino sarà la città in cui vivrò: è stata sempre casa mia e torneremo qui -dice a 'La Stampa'-. Quattro giorni fa ero in campo a giocare un finale... Peccato per il risultato, ma tutto il percorso resta e lascio con un bel ricordo: ho finito bene". Perché lascia? "L'idea era di farlo un attimo prima che me lo dicessero gli altri. Volevo prendere una decisione autonoma, per questo ho lasciato la Juve due anni fa. Ci vuole un compromesso tra essere un peso e un aiuto. Mi avrebbe fatto piacere giocare con Bremer e Gatti. Anche loro avrebbero apprezzato: ci sentiamo, c'è una stima reciproca grandissima". Ora Natale in famiglia e poi Capodanno allo Stadium... "Ci sarò il 30 dicembre per Juve-Roma. Sarà la mia prima volta perché l'anno scorso, quando sono tornato per le vacanze, non c'erano partite causa pausa Mondiale. Sarà un piacere tornare». Come immagina il rientro? «Eviterei grande cose, voglio stare tranquillo in tribuna senza niente di più. Vorrei godermela un attimino da tifoso". Come vede la Juve da fuori? "Alla grande! Le ho viste tutte le partite e stanno andando bene: c'è solidità, compattezza, voglia..." È tornato lo spirito della sua Juventus? "Ma quello c'è sempre stato, solo che l'anno scorso è stato anomalo per mille motivi. È difficile giudicare la stagione, quando c'è stato quel togli e metti in classifica: chiunque sarebbe andato in tilt". Quelle penalizzazioni hanno cementato lo spogliatoio? "Sì. Il senso di rivincita c'è e non aver cambiato nessuno, ha dato quel senso in più di appartenenza perché l'hanno vissuto sulla loro pelle. Sono ferite che ti porti dentro e adesso c'è grande senso di rivalsa". Stupito da questa classifica? "Non mi aspettavo fossero così in alto e così vicini all'Inter, stanno facendo qualcosa sopra la normalità". Criticano Allegri per come vince... "Sono i soliti discorsi, c'è un momento in cui si discute si gioca bene e un altro che si gioca male... Mi ricordo quando ce la giocavamo con il Napoli e venne fuori questo dibattito: un po' lo capisco, perché quando c'è un'egemonia così forte tutti tifano per il cambiamento. Era successo anche a noi, quando vincemmo lo scudetto con Conte nel 2011/12: è fisiologico, eravamo simpatici perché non vincevamo da tempo e le milanesi avevano festeggiato tanto". I bianconeri si possono giocare lo scudetto? "Stanno facendo un campionato importante e poi è tornata l'arte della difesa...». Siamo sotto Natale, che regalo vorrebbe ricevere? "Ho passato tanto tempo con le mie bambine e mia moglie: vorrei regalarmi il giusto compromesso per il futuro. Non ho deciso ancora che cosa farò, ma non credo l'allenatore". E alla Juve che cosa augura? "Di restare così competitiva". E alla Nazionale? "Di fare un bell'Europeo. Io il mio l'ho fatto... Ho provato ad arrivare fino al Mondiale, ma è andata così". Se Spalletti avesse bisogno della sua esperienza? "C'è Gigi Buffon. La Nazionale è in buone mani".
Calcio: Chiellini, 'travolto da un'onda d'affetto, ritiro scelta giusta'
15 dicembre, 2023 • 08:00