New York, 23 ott. - (Adnkronos) - Riparte nella notte tra martedì e mercoledì l'attesissima stagione Nba. Si parte con due sfide per palati fini, i campioni in carica dei Denver Nuggets ospitano i Los Angeles Lakers, remake della finale della Western Conference della passata stagione, vinta agevolmente dalla franchigia del Colorado per 4-0, mentre a San Francisco i campioni 2022 di Golden State ospitano i Phoenix Suns, due tra la squadre più accreditate per il titolo 2024. Da campioni uscenti i Denver Nuggets partono con i favori di pronostico a ovest. La squadra di coach Mike Malone è rimasta praticamente la stessa che lo scorso giugno ha alzato il trofeo, con la sola eccezione della partenza di Bruce Brown, passato agli Indiana Pacers. A trascinare la squadra ancor una volta il due volte Mvp (2021 e 2022) Nikola Jokic, vincitore anche del premio di Mvp della Finals 2023. A supportare il centro serbo un Jamal Murray atteso alla definitiva consacrazione e alla prima convocazione in carriera all'All Star Game. A completare il quintetto Kentavious Caldell-Pope, Aaron Gordon e Michael Porter, tutti giocatori di esperienza e nel pieno della maturità. Gli ingredienti per il bis ci sono tutti. A cercare di impedire l'approdo alla finale Nba alla franchigia del Colorado in particolare Phoenix del trio di stelle Kevin Durant, Devin Booker e Bradley Beal, quest'ultimo arrivato da Washington per puntare a mettersi al dito il primo anello della carriera. La partenza verso Portland del centro Deandre Ayton dovrebbe essere bilanciata dall'esperienza e dalla solidità di Jusuf Nurkic. Un gradino sotto a Denver e Phoenix, almeno sulla carta, i Lakers di LeBron James, alla 21esima annata della sua gloriosa carriera e Anthony Davis, che sperano nel definitivo salto di qualità di D'Angelo Russell e nella consacrazione di Austin Reaves. Attesi a una stagione da protagonisti anche i Warriors che aggiungono la classe di Chris Paul, al trio di fenomeni Stephen Curry, Klay Thompson e Draymond Green, già vincitori di 4 anelli, tra il 2015 e il 2022. Curiosità attorno ai Dallas Mavericks della coppia di guardie probabilmente più talentuosa della Lega: Luka Doncic e Kyrie Irving, a cui potrà dar man forte Gran Williams arrivato da Boston. Nella Eastern Conference sono due le squadre nettamente favorite: i Boston Celtics e i Milwaukee Bucks. La franchigia della Massachussets ha cambiato molto d'estate perdendo Marcus Smart (andato a Memphis) e i due Williams, Grant (a Dallas) e Robert (a Portland), ma inserendo due All-Star come Jrue Holyday e Kristaps Porzingis, che formeranno un quintetto di grande qualità con Jayson Tatum, Jaylen Brown e Al Horford, una squadra con tutte le qualità per puntare al bersaglio grosso. Alla pari con loro partono i Bucks che sono riusciti ad assicurarsi il talento di Damian Lillard, che in coppia con Giannis Antetokounmpo, forma una coppia dallo smisurato talento offensivo. La squadra del Wisconsin spera anche di ritrovare il miglior Khris Middleton, fondamentale terzo violino per puntare a rivincere l'anello conquistato nel 2021. Alle loro spalle i Philadelphia 76ers, alle prese con il caso James Harden, sempre più separato in casa e che ha apertamente chiesto la cessione, ma con l'Mvp della passata stagione Joel Embiid e talenti del calibro di Tyrese Maxey e Tobias Harris. Da non sottovalutare i Miami Heat. I vincitori della Eastern Conference 2023 ripartono praticamente dalla stessa squadra dell'anno scorso con Jimmy Butler e Bam Adebayo stelle designate e se Tyler Herro farà il salto di qualità a South Beach ci sarà da divertirsi. Possibili outsider i Cleveland Cavaliers a cui non può più bastare arrivare ai playoff con tutto il talento a disposizione sia nel backcourt con Darius Garland e Donovan Mitchell che nel frontcourt con Evan Mobley e Jarrett Allen. La stagione 2023-2024 potrebbe passare alla storia come la prima dell'era di Victor Wembanyama, prima scelta indiscussa allo scorso draft e scelto dai San Antonio Spurs e sulla cui carriera sono tutti pronti a scommettere. Il 19enne francese ha tutte le qualità per diventare un giocatore generazionale: nonostante un'altezza smisurata (225 centimetri), ha un capacità di trattare il pallone e di tirare di una guardia e un'intelligenza cestistica sorprendente per un ragazzo così giovane. Oltre a lui tra i giocatori al primo anno, c'è grande attesa per il centro degli Oklahoma City Thunder Chet Holmgren e per la guardia dei Portland Trail Blazers Scoot Henderson, che raccoglierà l'eredità di Lillard.