Il sindaco del fantoccio bruciato: «Ma quali scuse! Alla Boldrini chiederò i danni»
Nuova stoccata alla presidente della Camera da parte di Emanuele Antonelli primo cittadino di Busto Arsizio: «Ci ridia indietro i soldi spesi dal nostro comune per la sua sicurezza»
Il sindaco di Busto Arsizio, Emanuele Antonelli non chiede scusa a Laura Boldrini per aver dato alle fiamme, assieme ai “giovani padani” un fantoccio che rappresentava proprio la presidente della camera.
«Potrà anche non non piacere ma bruciare pupazzi fa parte della nostra tradizione, in occasione della festa della Gioebia. Continuerò a dare il via al fuoco della tradizione, che resta una satira di ciò che si vuole cambiare rispetto al passato. Del resto non mi interessa niente».
Al contrario, il leghista Antonelli ha lanciato un’altra stoccata all’esponente di Leu che proprio oggi è andata a Busto Arsizio, nella centrale piazza S. Giovanni per partecipare a un’iniziativa contro l’odio e l’intolleranza dal titolo “No ai roghi sì al dialogo”: «Sono pronto a chiedere alla signora Boldrini i danni per le spese che dovremo sostenere per l’attività straordinaria che la nostra Polizia locale dovrà mettere in campo anche oggi. La misura è colma. Dopo le ultime dichiarazioni della signora Boldrini, che ancora, nonostante tutte le spiegazioni e i chiarimenti veicolati anche a mezzo stampa, evoca un presunto ‘clima di odio’ che albergherebbe a Busto Arsizio, siamo noi a chiedere scuse ufficiali».