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Letizia Moratti si candida ufficialmente alla guida della Lombardia, scendendo in campo con il Terzo Polo. «Insieme con Carlo Calenda e Matteo Renzi ho condiviso l’avvio di un percorso che mi vedrà candidata alla presidenza di Regione Lombardia», ha annunciato. «Un progetto forte ed attento ai territori, orientato ad offrire una visione del futuro lombardo e nazionale capace di interpretare i mutamenti in atto ed affrontare le nuove sfide in arrivo - ha aggiunto -. Una collaborazione che nasce sostenuta dall’ampia e consolidata rete civica a me vicina e dal Terzo Polo, ampiamente aperta all’adesione di tutti gli interlocutori politici, culturali, del terzo settore e delle associazioni, con i quali realizzeremo interessanti e positivi confronti per la costruzione di una coalizione vincente. Ringrazio Carlo Calenda e Matteo Renzi - conclude - per l’appoggio di Azione ed Italia Viva. Inizia oggi un nuovo appassionante cammino per dare le risposte che la Lombardia merita». Moratti, nei giorni scorsi, si era dimessa da vicepresidente e assessore al Welfare, «di fronte al venir meno del rapporto di fiducia con il presidente Attilio Fontana». Un forte segnale «rispetto alle lentezze e alle difficoltà nell’azione di questa amministrazione, che a mio avviso non risponde più all’interesse dei cittadini lombardi». Dopo le sue dimissioni, Renzi aveva mandato un "messaggio" al Pd: «Se io fossi segretario del Pd - aveva detto a "L'aria che tira", su La7 - la chiamerei di corsa e le direi di andare insieme. Se il Pd avesse voglia di vincere le elezioni in Lombardia, la chiamerebbe. Ma il Pd di Letta la voglia di vincere non la fa vedere». Invito che il partito guidato da Enrico Letta aveva però declinato: la candidatura a presidente della Lombardia di Letizia Moratti «non è un'opzione e anche dall'assemblea è uscita questa indicazione - ha detto il segretario del Pd lombardo Vinicio Peluffo -. Non credo possa funzionare che c'è qualcuno che decide anche per gli altri. Siamo disponibili a confrontarci ma non vogliamo imporre niente a nessuno né farci imporre niente da nessuno». E alla fine sono stati proprio Calenda e Renzi a proporla come guida della Regione. «Appoggiare due persone che in Lombardia e nel Lazio hanno fatto bene sulla campagna vaccinale e la sanità come Alessio D'Amato e Letizia Moratti è la scelta giusta per il Terzo Polo. Vengono da storie diverse ma hanno lavorato sulla stessa linea di serietà nell’emergenza», ha commentato il leader di Azione su twitter. «Rimaniamo aperti alla discussione con tutti per costruire coalizioni ampie, ticket (Moratti-Cottarelli sarebbe perfetto) che parlino a mondi diversi, programmi inclusivi - aggiunge - Ma è ora di rompere gli indugi e iniziare a lavorare».