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rave party provincia caltanissetta
Colpisce: stesso giorno, stesse ore. A Predappio sfilano nostalgici del regime fascista ringalluzziti dal governo Meloni e dal presidente del Senato, per festeggiare il centenario della marcia su Roma. Non lontanissimo da lì, vicino a Modena, due, forse tremila giovani erano convenuti in un gran capannone appositamente affittato per un rave, una delle tante feste spontanee che quasi settimanalmente nella bella stagione si tengono in tutta Italia e anche in tutto il nostro mondo occidentale. Diversa l’accoglienza da parte delle cosiddette forze dell’ordine. A Predappio si vuole che tutto fili liscio, nonostante la legge vieti saluti romani e tutti i parafernali dell’antico, ma sempre nuovo, regime. Lo vieta la legge; ma mai nessuna legge è stata tanto disapplicata. Essa vieterebbe non solo la ricostituzione del partito fascista, e questo per ora è fuori dalla portata di questi nostalgici che tanto la desidererebbero, ma anche gli emblemi e i comportamenti che a quel partito si richiamano. E di questi, a Predappio ce n’era a bizzeffe. Ma tant’è, anche questa volta, anzi, tanto più questa volta, tutto è fatto andare liscio: nessun fermato, nessun identificato formalmente, i promotori sono ben noti lippis et tonsoribus, ma nessuno è chiamato a rispondere di queste illegalità. Diversamente vanno le cose al rave in quel di Modena. Durante la notte centinaia di agenti e carabinieri, con camionette e blindati, accerchiano il capannone e intendono sgomberarlo con le buone o con le cattive. Si avvia una trattativa che va avanti fino al mattino, quando i giovani “si arrendono” e lasciano spontaneamente la grande struttura, portandosi via le proprie carabattole e, addirittura, ripulendo a modo tutto quanto. Questa volta (contrariamente a quanto successo in altre occasioni) non ci è scappato il morto né i feriti né gli arresti: solo 600 identificazioni, moltissimi gli stranieri, forse grazie alla nottata meteorologicamente mite e serena (ma solo meteorologicamente) di questa fine estate italiana. Ma il rave non era autorizzato e quindi illegale. Illegale per violazione di quale legge, di grazia? Non si sa. Ma la stessa Costituzione non tutela (art.17) il diritto di riunirsi, purché “pacificamente e senza armi”? Tanto quel rave non era vietato, che ora si vuole introdurre una legge che vieti i rave, con confisca dei beni utilizzati (il “doppio binario” si espande e i sequestri preventivi si allargano) e pene che arrivano a 6 anni. Oppure sono illegali in quanto luoghi in cui circola la droga? Sì, è vero, la droga in questi raduni circola eccome, ma non più che in un qualunque ginnasio.