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Giovanni Malinconico, coordinatore di Ocf
Un’ampia puntualizzazione sulla gestione dei conti e sulle scelte compiute dall’ormai ex tesoriere Alessandro Vaccaro, dimessosi nei giorni scorsi. Giovanni Malinconico, coordinatore dell’Organismo congressuale forense, ricostruisce con una lunga nota ufficiale il caso dei fondi associativi trasferiti temporaneamente da Vaccaro sul proprio conto corrente. Nello stesso comunicato, Malinconico dà altre importanti notizie: innanzitutto le dimissioni di un’altra componente dell’Ufficio di coordinamento, Rosanna Rovere che, spiega il vertice di Ocf, ha ritenuto di rassegnarle subito, in anticipo rispetto al passaggio con cui, venerdì prossimo, l’intero coordinamento «metterà la propria carica a disposizione dell’Assemblea, alla quale spetta svolgere ogni opportuna valutazione, nell’esclusivo interesse dell’Organismo e per la più adeguata prosecuzione del suo ruolo e della sua azione, dichiarandosi pronto a formalizzare immediatamente le proprie irrevocabili dimissioni ove dal dibattito emergesse essere questa la soluzione più idonea a contemperare le esigenze implicate dall’accaduto». È una nuova tappa del tormentato percorso che Ocf si trova ad affrontare. Evidentemente non l’ultima. Malinconico parte dalla vicenda delle risorse trasferite dal conto ufficiale, che aveva portato alle richieste di chiarimento da parte del Cnf: «Con riferimento alle irregolarità nella tenuta del conto corrente n. 4496 (presso Banca Popolare di Sondrio) destinato all’accantonamento degli avanzi di gestione dell’Organismo Congressuale Forense, emerse nel corso della seduta assembleare telematica del 7 u.s., nel corso della quale era stato altresì deliberato di dare incarico a un gruppo di lavoro al fine dell’individuazione di un revisore dei conti con il quale verificare se vi fosse coerenza dei saldi dei conti con le imputazioni di spesa e se vi fossero state perdite dell'Organismo, comunico che il revisore dei conti incaricato nella persona dell’Avv. Nicola Bianchi, unitamente ai componenti del gruppo di lavoro, con nota in data odierna ha comunicato di aver verificato che relativamente a detto conto corrente sono state effettuate disposizioni di bonifico direttamente in favore dell’Avv. Alessandro Vaccaro, per l’importo complessivo di € 235.493,32, a fronte delle quali non si evidenziano perdite di capitale, in quanto parte di tali somme sono state poi utilizzate per il pagamento (direttamente dal conto personale del tesoriere) di corrispettivi dovuti a fornitori da parte dell’Ocf e per la restante parte sono state riversate a suo tempo sullo stesso conto, con saldo complessivo a pareggio». Il coordinatore Malinconico aggiunge: «Nella stessa nota viene evidenziato che il conto in questione non comportava comunque accredito di interessi attivi mentre i costi delle commissioni relative alle operazioni effettuate ammonta a complessivi € 9,00». Essendo comunque emerse le irregolarità contestate, il gruppo di lavoro e il revisore, d’intesa con l’Ufficio di Coordinamento, spiega ancora il vertice dell’Organismo, «hanno ritenuto opportuno estendere la verifica del Revisore anche alla coerenza dei movimenti sul conto corrente dedicato alla gestione corrente e, comunque, di effettuare una analitica e completa revisione dei conti dell’Organismo, verifica tutt’ora in corso». Quindi i già citati passaggi sulla “riconsegna del mandato” all’assemblea. «Data la gravità e il clamore della vicenda, l’Ufficio di Coordinamento», dice innanzitutto Malinconico, «con decisione assunta il 13.03.2022, ha deliberato di riservare al resoconto di quanto accertato sull’accaduto e alle conseguenti valutazioni e determinazioni, l’intera seduta della prossima Assemblea (già calendarizzata per il giorno 18.03.2022), che si svolgerà in modalità mista (compresenza e telematica) e che sarà trasmessa in diretta streaming con le usuali modalità, salvo diversa determinazione riservata alla stessa assemblea». Quindi il vertice di Ocf comunica che «ciascun componente dell’Ufficio di Coordinamento, ad eccezione della Collega Avv.ta Rosanna Rovere che ha ritenuto di rassegnare le proprie dimissioni in data odierna, ha individualmente deciso che, in occasione della suddetta seduta del 18 p.v., metterà la propria carica a disposizione dell’Assemblea, alla quale spetta svolgere al riguardo ogni opportuna valutazione, nell’esclusivo interesse dell’Organismo e per la più adeguata prosecuzione del suo ruolo e della sua azione, dichiarandosi pronto a formalizzare immediatamente le proprie irrevocabili dimissioni ove dal dibattito emergesse essere questa la soluzione più idonea a contemperare le esigenze implicate dall’accaduto», conclude Malinconico.