Le forze armate russe hanno intensificato gli attacchi alle zone residenziali, nel settimo giorno di conflitto in Ucraina. E secondo le stime delle autorità ucraine le vittime civili dall'inizio dell'invasione sarebbero 2mila. Le autorità di Mariupol temono si sia consumata una strage nella città portuale dell’ Ucraina obiettivo dell’offensiva militare russa. Alla Bbc il vice sindaco, Sergiy Orlov, ha parlato di un quartiere in cui normalmente vivono circa 130.000persone e che ora è «quasi completamente distrutto». «Non possiamo contare il numero delle vittime lì - ha detto - ma riteniamo siano morte centinaia di persone. Non possiamo andare a recuperare i corpi». Orlov ha accusato i «militari russi di usare tutte le armi» che hanno a disposizione. «Stanno cercando di distruggere la città», ha detto, certo che l’esercito ucraino «continuerà a difendere la città», anche se «lo stile dell’esercito russo è come quello dei pirati». La città affronta anche la mancanza di acqua potabile, mentre l’uscita dei civili dal centro abitato è impedito dalle forze russe. «Le forze dell’occupante nemico russo hanno fatto tutto il possibile per bloccare l’uscita dei civili dalla città», ha spiegato il sindaco. Inoltre, dopo 12 ore di attacchi «no stop», «non possiamo neppure trasportare i feriti nelle strade, da case e appartamenti, perché i bombardamenti non si fermano». Il bilancio delle Nazioni Unite Le Nazioni Unite hanno confermato che 136 civili sono stati uccisi nei sei giorni di conflitto in Ucraina, tra cui 13 bambini. Altri 400 civili, tra cui 26 bambini, sono rimasti feriti, mentre le truppe russe compiono attacchi anche nelle aree residenziali. Liz Throssell, portavoce dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, ha riferito che la maggior parte di queste vittime sono state il risultato di «armi esplosive con un’ampia area di impatto». E ancora: «Queste sono solo le vittime che siamo stati in grado di verificare e il bilancio reale è probabile che sia molto più alto», ha aggiunto.
Colpito un ospedale a Chernihiv
Un ospedale di Chernihiv, in Ucraina, è stato danneggiato da un attacco russo e i pazienti sono stati trasferiti, mentre il numero di persone morte e ferite non è ancora chiaro. Lo ha fatto sapere il Parlamento di Kiev su Twitter, specificano che «una serie di attacchi aerei da parte delle forze di occupazione russe ha colpito» la città e i «razzi sono caduti su quartieri residenziali». Sul profilo sono state pubblicate varie immagini di palazzi e auto danneggiati. La città che si trova tra Kiev e il confine con la Bielorussia - è stata colpita da dei razzi dopo che un tentativo russo di prenderne il controllo è fallito. Le forze armate di Kiev riportano anche che le forniture idriche sono state danneggiate dagli attacchi russi. Mosca ha bloccato il sito ’200rf.com’ realizzato dal governo di Kiev per permettere ai cittadini russi discoprire se i loro parenti, amici e conoscenti sono stati uccisi o fatti prigionieri dagli ucraini. Lo segnala lo stesso sito che ha smesso di pubblicare aggiornamenti con foto e documenti dei soldati russi morti e catturati. Il sito - si spiega - «è bloccato nella Federazione Russa sulla base della decisione dell’Ufficio del Procuratore Generale». Tuttavia su Telegram resta operativo un canale- dal titolo "Cerca il tuo" - che è arricchito in continuazione di foto e soprattutto video di militari russi catturati - che declinano le proprie generalità - o dei loro cadaveri.
Mosca: sul tavolo del negoziato il cessate il fuoco
Il secondo round di negoziati tra le delegazioni russa e ucraina su un possibile cessate il fuoco si terrà domani. Lo ha annunciato il capo negoziatore russo, Vladimir Medinski. «Vi aspettiamo domani, siete già in viaggio», ha detto Medinski. I negoziati, riferisce Sputnink, si terranno nella foresta di Bialowieza, al confine tra Polonia e Bielorussia.