PHOTO
Uomini, “maturi” e settentrionali. Ecco le toghe che guadagnano di più
In un momento delicato, come quello che stiamo vivendo, la formazione con un taglio internazionale per gli avvocati assume un valore ancora più importante. A questo riguardo il Consiglio nazionale forense ha rafforzato la collaborazione con il Consiglio d’Europa, tramite la Commissione centrale per l’accreditamento della formazione e la Delegazione italiana a Bruxelles. L’offerta formativa dei corsi del programma Help (Human Rights Education for Legal Professsionals) è stata infatti ampliata. Gli avvocati potranno conseguire i crediti formativi validi per la formazione continua, grazie ad un ventaglio di corsi (in tutto tredici) di altissimo profilo. Tra questi si segnalano quelli in materia di asilo e diritti umani, cooperazione internazionale in materia penale, criteri di ammissibilità dinanzi alla Corte Edu, etica per giudici, procuratori e avvocati, introduzione alla Cedu e alla Corte Edu, minori rifugiati e migranti. Per partecipare ai corsi, completamente gratuiti, occorre dotarsi di un account personale e successivamente accedere alla piattaforma Help. Al termine del corso viene rilasciato automaticamente un attestato di completamento. Gli obiettivi dei corsi Help del Consiglio d’Europa coincidono con quelli del Codice deontologico forense. L’articolo 1, comma 2, stabilisce infatti che «l’avvocato, nell’esercizio del suo ministero, vigila sulla conformità delle leggi ai principi della Costituzione e dell’Ordinamento dell’Unione Europea e sul rispetto dei medesimi principi, nonché di quelli della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, a tutela e nell’interesse della parte assistita». Gli avvocati che parteciperanno ai corsi avranno la possibilità di migliorare la conoscenza della Convenzione europea per i diritti dell’uomo (Cedu) e del sistema giuridico dell’Unione Europea, compresa la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea e la giurisprudenza della Corte di giustizia Ue. L’avvocato Giovanni Pansini dell’Info point Help del Consiglio d’Europa sottolinea la qualità dell’offerta formativa del Cnf. «Abbiamo lavorato – commenta – con grande impegno affinché i colleghi possano dotarsi di ulteriori strumenti di conoscenza su tematiche di respiro internazionale, ma al tempo stesso ancorate al nostro sistema giudiziario che si confronta di continuo con quanto accade fuori dall’Italia. Sono certo che, in riferimento alle situazioni che stiamo vivendo a livello internazionale, i fari che verranno accesi con i corsi sui diritti umani avranno un valore maggiore». Su quest’ultimo aspetto Pansini, che appartiene al Foro di Trani, si sofferma ulteriormente. «La Carta europea dei diritti dell’uomo – prosegue - nasce proprio dopo la tragedia del secondo conflitto mondiale. Certi errori del passato sembrano ripetersi e in questo contesto ci vengono incontro gli strumenti del diritto. Un aspetto molto importante è che Help è anche un network di operatori del diritto, oltre che un programma con la sua offerta formativa. Sono entrati in rete operatori del diritto di ben 47 Paesi, avvocati e magistrati che si confrontano di continuo. Questo è un vero e proprio punto di forza. Tra gli operatori del diritto vi sono avvocati e magistrati russi e ucraini. Spero davvero che le giornate tristi che stiamo vivendo possano essere messe alle spalle quanto prima e che si ripresentino tra di noi occasioni di confronto umano e professionale. Help ha avuto anche il merito di far conoscere tra loro tanti validi professionisti di tutta Europa».