PHOTO
misure patrimoniali codice antimafia
La Cassazione ha annullato la terza ed ultima ordinanza del tribunale del riesame di Firenze e il decreto di perquisizione e sequestro emesso nel 2019 dalla procura nei confronti di Marco Carrai nell’ambito dell’inchiesta sulla Fondazione Open. «La Cassazione ha altresì ordinato - spiega l’avvocato Massimo Di Noia, difensore di Carrai - con effetto immediato alla procura di Firenze di restituire a Carrai quanto gli era stato a suo tempo sequestrato vietandole di trattenere copia dei dati». «Nel corso di questi anni, il Tribunale del Riesame di Firenze - spiega il difensore - si era già pronunciato sullo stesso decreto altre due volte e in entrambe le occasioni le sue ordinanze erano sempre state annullate dalla Cassazione; anche la terza ordinanza ha avuto la stessa sorte delle due precedenti, ma questa volta l’annullamento è stato senza rinvio, diventando definitivo». LEGGI ANCHE: Quando Renzi indicò Gratteri e buttò alle ortiche quello che restava della sinistra garantista «Con questa sentenza il Supremo Collegio ha chiuso, una volta per tutte, la questione e ha statuito - evidenzia il penalista - che non sussiste neppure l’ipotesi astratta del delitto di illecito finanziamento di partito e che la Fondazione Open ha sempre operato lecitamente per il raggiungimento dei suoi scopi statutari. Resta francamente incomprensibile la scelta processuale della Procura di Firenze: soltanto dopo che era stata celebrata davanti alla Cassazione l’udienza di discussione e dopo che quest’ultima aveva rinviato al solo scopo di rendere nota la sua decisione, la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio degli imputati, senza attendere di conoscere la deliberazione della Corte». «Adesso però tutti, sia a Procura sia il giudice dell’udienza preliminare, dovranno prendere atto del responso decisivo e definitivo della Suprema Corte e trarne le dovute conseguenze», conclude l’avvocato Dinoia.