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Conte
«Ho declinato» la proposta a candidarsi alle suppletive per il seggio alla Camera lasciato libero dal neo sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Lo annuncia il leader del M5S Giuseppe Conte, rispondendo a una domanda in conferenza stampa a Montecitorio. «Dopo un nuovo supplemento di riflessione, ho capito che in questa fase ho ancora molto da fare per M5s. Non mi è possibile dedicarmi ad altro», spiega l'ex premier che quindi rinuncia alle elezioni suppletive per il Collegio Roma Centro che si terranno il 16 gennaio. «Ci sono state già delle occasioni in passato sia per quel che riguarda posizioni ministeriali che seggi per le quali è stato fatto il mio nome, ma già in passato ho dichiarato che non ero interessato. In particolare per un seggio in Parlamento, non c’era nessuna spocchia da parte mia, anzi per me è un onore rappresentare i cittadini. Nel caso del collegio di Roma, ringrazio il Pd e Letta per la disponibilità e la lealtà nella proposta», aggiunge Conte, che invece sull'ipotesi di Draghi al Quirinale non sembra avere dubbi: «Ha un’occupazione non da poco, guidare un governo con moltissime cose da fare, tante sfide davanti da centrare. L’attività di governo richiede tantissima concentrazione, lasciamolo lavorare». Il pressing del Pd su Conte affinché accettasse la candidatura era ripartito una settimana fa dopo che l'ex premier aveva già respinto l’ipotesi un mese fa, per poi rivalutarla, e infine rifiutarla dopo la sfida di Matteo Renzi e Carlo Calenda. Il quale, durante la presentazione del libro "Il lavoro che ci salverà" al Tempio di Adriano a Roma, commenta: «Io voglio vedere cosa fa il Pd perché oggi è Conte, magari domani è la Raggi, dopodomani è un altro Cinquestelle. Io non li comprendo più, e quello che so è che la mia linea politica da sempre è che nessun 5S deve arrivare ad avere un ruolo di responsabilità a Roma o da un’altra parte perché hanno preso in giro gli italiani, gli hanno mentito. Penso quindi non sia giusto che le forze come il Pd gli bacino la pantofola candidando 5S. Vediamo che farà il Pd». «I 5S sono opportunisti - aggiunge - oggi sono a sinistra, l’altro ieri erano a destra. Sono persone inaffidabili e io non mi fido dei 5S». «Se mi candiderò alle suppletive? Io farò di tutto affinché questo seggio non vada ai 5S perché hanno devastato Roma, in questo seggio hanno preso il 5,3% contro quasi il 30% della mia lista. Io penso non sia che decoroso prendere in giro i cittadini romani in questo modo e quindi farò tutto quello che è in mio potere affinché questo seggio non vada a un 5S o affine. Anche fino ad arrivare all’impegno personale se è necessario», conclude Calenda.