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Istituire un fondo da 15 milioni «per il sostegno al percorso di transizione per il cambio di sesso e per l'operazione di cambio di sesso». È la proposta della senatrice di Forza Italia Urania Papatheu, contenuta in un emendamento alla manovra. Iniziativa che ha suscitato polemiche e sconcerto, a partire dallo stesso partito azzurro che si dissocia platealmente. Prima la vice presidente del gruppo al Senato, Licia Ronzulli, poi Maurizio Gasparri parlano di «un'iniziativa a titolo assolutamente personale», certamente non di Forza Italia. La senatrice chiede di istituire «presso il ministero della Salute un fondo con una dotazione iniziale di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024». Ma dopo l'altolà dell'associazione Pro Vita, arriva lo stop dal suo partito. Intanto il segretario dem, Enrico Letta, in videocollegamento all'Agorà dal titolo "I diritti delle persone Lgbtqi+ nell'Italia che vogliamo", che si tiene a Bologna, rilancia la battaglia del Pd a favore dei diritti civili, a partire dalla legge Zan, affondata nell'aula di Palazzo Madama.