E' preoccupata ma allo stesso tempo speranzosa l'onorevole del Partito Democratico,
Enza Bruno Bossio, in merito al testo base per il superamento
dell'ergastolo ostativo, votato giovedì in Commissione Giustizia della Camera: «Purtroppo richiama in gran parte la proposta dell'onorevole del Movimento Cinque Stelle,
Vittorio Ferraresi, che punta a neutralizzare la possibilità di accedere ai benefici, a conservare in una situazione di fine pena mai gli attuali 1250 detenuti ostativi e quelli che verranno. Quindi più che rispondere alle esigenze e alle indicazioni
della Corte Costituzionale e della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, con questo testo si vuole intraprendere la strada per neutralizzarle».
Ergastolo ostativo, parla Enza Bruno Bossio
La Corte Costituzionale, aggiunge Bruno Bossio, «ci dice che occorre intervenire valutando il singolo detenuto, sottoponendo a un rigoroso vaglio da parte della magistratura di sorveglianza non solo la condotta inframuraria o il percorso trattamentale del detenuto, quanto approfondimenti penetranti personologici e
soprattutto di eventuali collegamenti con la criminalità organizzata e il rischio di un pericolo concreto. Senza rinunciare a un procedimento istruttorio che verifichi i possibili collegamenti attuali con l'organizzazione criminale. Invece con il testo base l'onere della prova è tutta a carico del detenuto e questo è sbagliato, soprattutto perché incostituzionale». Per la
dem Bruno Bossio «si sta creando una narrazione sbagliata intorno a coloro che, come me, stanno lavorando per . Si crede che questo voglia dire fare tana libera tutti e quindi in pratica liberare i mafiosi. Non è così. Si vuole semplicemente concedere la possibilità di accedere ad un beneficio, previa accurata istruttoria».
Quello che alla fine conta sono i numeri in Parlamento. Il testo base è stato votato da tutti, tranne Fdi. La linea sembra tracciata: «Io spero di no - dice Bruno Bossio - Ci saranno le audizioni e l'opportunità di presentare gli emendamenti
(scadenza 3 dicembre, ndr). Io penso che il Pd abbia sbagliato a votare questo testo, troppo preoccupato della narrazione che ho appena denunciato.
Secondo loro legiferare in base a quanto prescritto dalla Consulta significa smantellare, come riferito da qualche procuratore in audizione, la lotta antimafia in Italia. Ribadisco: non è così».
La posizione dell'Anm sull'ergastolo ostativo
A proposito di magistrati intervenuti in audizione era stato proprio il presidente dell'Anm,
Giuseppe Santalucia, a dire: «Abbiamo letto il disegno di legge proposto dall'onorevole Bruno Bossio: è apprezzabile, si muove esattamente in linea con quelle che sono le indicazioni della Corte Costituzionale, della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo,
ossia superare la presunzione assoluta della collaborazione come unico modo per accedere ai benefici». Eppure il Comitato ristretto all'interno della Commissione ha fatto un'altra scelta nell'adottare il testo base, ignorando, forse per la prima volta, il parere del vertice della magistratura associata che aveva anche criticato in più punti la proposta Ferraresi. «Sto valutando se presentare un'altra proposta di legge che coincide con il lavoro fatto qualche anno fa sul tema dal professor Glauco Giostra - conclude Enza Bruno Bossio -.Certo, a questo punto,
sarebbe stato meglio se la Corte Costituzionale avesse deciso senza lasciare lo spazio a questo Parlamento che o non deciderà entro un anno, e quindi la palla passerà nuovamente alla Consulta, o emanerà una legge che va contro i dettami della Corte, e quindi verranno sollevate nuove questioni di incostituzionalità. Io comunque presenterò emendamenti migliorativi e spero lo facciano anche i miei colleghi. E ripongo fiducia nella ministra Cartabia affinché possa fornire un parere sulla questione in linea con lo spirito della Corte che lei stessa ha presieduto».