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Le iniziative da intraprendere sugli "eventi relativi al procedimento penale sulla funivia del Mottarone pendente avanti al Tribunale di Verbania, che hanno suscitato pubblico clamore, tra cui la sostituzione del G.I.P. assegnatario del fascicolo", ma anche "sulla indifferibile necessità di giungere alla separazione delle carriere tra magistrati della Pubblica Accusa e Giudici". Tanta carne al fuoco, e clima indiscutibilmente acceso in vista dell'assemblea straordinaria crganizzata nella sala di un grande hotel di Verbania dagli avvocati della camera penale, in concomitanza con una giornata di astensione dalle udienze. Parlando della sostituzione "in corsa" del Gip, il presidente della camera penale, Gabriele Pipicelli, aveva detto che "il solo sospetto che la riassegnazione del fascicolo possa essere conseguenza di insistenze provenienti da una parte del procedimento costituisce un inaccettabile vulnus alla serenità della giurisdizione, di cui deve essere espressione l'assoluta indipendenza del giudice". A Verbania sono attesi avvocati provenienti da altri territori: il rilievo di carattere nazionale assunto dalla vicenda ha acceso i riflettori sulla protesta dei penalisti, e le camere penali delle province vicine stanno convocando per i prossimi giorni iniziative analoghe: a Novara, ad esempio, una assemblea straordinaria e' convocata per giovedi'. Caiazza: "E' il momento di separare le carriere" Il presidente dell'Unione delle camere penali Italiane Gian Domenico Caiazza, nel suo intervento all'assemblea straordinaria dei penalisti verbanesi si e' soffermato sul dibattito in corso in merito alla separazione delle carriere dei magistrati. "Siamo noi - ha detto - i difensori dell'indipendenza dei giudici. Il pm non deve essere controllato da nessun altro se non dal giudice. Per questo e' necessario che il giudice appartenga ad un altro ordine rispetto ai pubblici ministeri. Questo e' il comando costituzionale che attua il principio del giusto processo". Caiazza ha ribadito il sostegno della Camera penale alle proposte referendarie sulla giustizia, "anche se - ha ribadito - la separazione delle funzioni non e' ancora separazione delle carriere. Anche a funzioni nitidamente separate il tema della separazione delle carriere rimane. Firmeremo il referendum, ma dobbiamo avere convinzione della forza delle nostre idee e avere l'ambizione di cambiare le cose. La vicenda di Verbania e' una occasione per mettere alle strette gli oppositori in parlamento della nostra proposta di riforma. Noi non vogliamo - ha concluso - una magistratura debole, sarebbe un problema per la democrazia. Noi vogliamo al contrario una magistratura autorevole".