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Code fin dall’alba alle edicole di Hong Kong per comprare il tabloid Apple Daily, dopo l’arresto di cinque dirigenti del giornale fondato dal magnate dei media Jimmy Lai, di orientamento pro-democrazia. Il tabloid, che ha aumentato la tiratura a 500 mila copie - contro le 80 mila di ieri - è andato subito a ruba: molte edicole hanno visto esaurirsi già dalle prime ore del mattino le copie a loro disposizione e sono rimaste in attesa di altre da vendere nel corso della giornata. È la seconda volta in meno di un anno che la sede del giornale viene perquisita dagli agenti: oltre agli arresti per sospetta violazione della legge sulla sicurezza nazionale, ieri, la polizia ha anche congelato asset per 18milioni di dollari di Hong Kong (2,3 milioni di dollari). Sotto accusa ci sono circa trenta articoli pubblicati dal tabloid in cui si chiedono sanzioni a Hong Kong e alla Cina per la repressione delle libertà e delle autonomie nella città: poche ore dopo il blitz delle forze dell’ordine, ila testata aveva pubblicato un messaggio ai lettori nel quale parlava di libertà di stampa «appesa a un filo» a Hong Kong, e prometteva di resistere «a testa alta». Le code dei cittadini di Hong Kong - secondo quanto riferito dall’emittente pubblica di Hong Kong Rthk - si sono formate soprattutto attorno alle edicole, piuttosto che ai convenience store, dopo che era circolata su Facebook la voce che il giornale avrebbe potuto non usufruire dei ricavi provenienti dalle vendite nelle catene di piccoli supermercati per il congelamento degli asset. In particolare, sono il direttore del tabloid, Ryan Law Wai-kwong, e l’amministratore delegato del quotidiano, Cheung Kim-hung, i due dirigenti della testata incriminati per collusione con forze straniere, uno dei reati introdotti dalla legge sulla sicurezza nazionale imposta lo scorso anno da Pechino. La legge prevede pene fino all’ergastolo per i reati di secessione, sovversione, terrorismo e collusione con forze straniere. I loro nomi sono confermati dallo stesso Apple Daily che cita la polizia, laddove il comunicato delle forze dell’ordine aveva menzionato solo due dirigenti del tabloid di 47 e 59 anni. I due dirigenti dovranno comparire in aula al tribunale di West Kowloon nella mattina di domani. Gli altri tre arrestati nel blitz di ieri alla sede della giornale sono invece trattenuti per ulteriori indagini.