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La sessione plenaria del Parlamento europeo ha revocato l’immunità agli eurodeputati catalani indipendentisti Carles Puigdemont, ex presidente catalano, Toni Comin e Clara Ponsatì, ex ministri catalani della Salute e dell’Educazione, che ora dovranno rispondere alla giustizia spagnola dei reati di sedizione e malversazione in merito al fallito tentativo di secessione dell’ottobre 2017. Il passaggio permetterà ora di riattivare i mandati europei nei confronti degli eurodeputati ma sulla loro estradizione decidono gli Stati dove sono attualmente residenti. Puigdemont era andato avanti con la convocazione del referendum, annunciato nel giugno 2017, nonostante la Corte Costituzionale spagnola avesse sospeso la legge che lo disponeva. La consultazione del 1 ottobre 2017 si concluse con oltre il 90% dei voti a favore dell’indipendenza, pur con un’affluenza inferiore al 43%. Il Parlament catalano dichiarò l’indipendenza il 27 ottobre 2017. Il governo spagnolo reagì sciogliendo la Camera della Generalitat, convocando nuove elezioni e commissariando la regione. Il 30 ottobre 2017 il procuratore generale spagnolo, Jose Manuel Maza, aprì un’inchiesta per ribellione, sedizione e malversazione nei confronti di Puigdemont e altri esponenti del suo governo. L’accusa di malversazione si riferisce, nello specifico, all’utilizzo illecito di fondi pubblici del quale i tre esponenti del partito indipendentista Junts Per Catalunya si sarebbero resi colpevoli con l’organizzazione del referendum. Subito dopo la pubblicazione delle accuse, Puigdemont e cinque suoi ministri, tra cui Comin e Ponsatì, fuggirono a Marsiglia, da dove presero un volo per il Belgio per evitare l’arresto. Il 3 novembre la giustizia spagnola emise un mandato di cattura europeo nei confronti dei politici indipendentisti ricercati, che si consegnarono alla polizia belga per poi essere rilasciati con l’ordine di non lasciare il Paese. Il 5 dicembre 2017 il mandato di cattura europeo fu poi ritirato. Dopo la revoca dell’immunità parlamentare che Puigdemont, Comine Ponsatì avevano guadagnato con l’elezione al Parlamento Europeo il 26 maggio 2019, Madrid cercherà ora di chiedere nuovamente la loro estradizione, negata più volte in passato. Per Puigdemont e Comin è competente la magistratura belga, per Ponsatì deciderà la giustizia scozzese.