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Chiesto il rinvio a giudizio per 10 agenti
A scopo precauzionale il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria ha disposto che tutti gli operatori penitenziari residenti o comunque dimoranti nei Comuni di Codogno, Castiglione d’Adda, Casalpusterlengo, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo e San Fiorano siano esonerati dal recarsi in servizio presso le rispettive sedi fino a nuove disposizioni. Ciò viene ordinato in quanto è stato deciso in relazione a quanto deciso dal Ministro della Salute, d’intesa con il Presidente della Regione Lombardia. Parimenti il Dap esclude l’accesso agli istituti di chiunque altro provenga, abbia residenza o domicilio nei suddetti Comuni (personale esterno, insegnanti, volontari, familiari, eccetera). Saranno inoltre sospese, fino a nuova disposizione, le traduzioni dei detenuti verso e da gli istituti penitenziari rientranti nella competenza dei Provveditorati di Torino, Milano, Padova, Bologna e Firenze. È istituita una unità di crisi presso il Dipartimento – Direzione Generale Detenuti e Trattamento, coordinata dalla dottoressa Paola Montesanti, per assicurare il costante monitoraggio dell’andamento del fenomeno e delle informazioni relative ai casi sospetti o conclamati, nonché per l’adozione tempestiva delle conseguenti iniziative. Nel frattempo in Cina il virus entra nelle carceri. Sono già 512 i casi accertati in 4 centri di detenzione, inclusi due nell’Hubei, l’epicentro dell’epidemia. Altri casi sono relativi alla provincia dello Shandong (207) e a quella dello Zhejiang (27 più altri 7 poco prima riportati). Sono già numerosi i provvedimenti adottati di rimozione e di punizione contro “le inefficienze” dei vertici sia delle amministrazioni carcerarie sia di quelle sanitarie locali.